lunedì 13 ottobre 2008
Autonomia: Il Marocco esorta la Comunità internazionale a preservare la dinamica di negoziati
Il Marocco ha esortato, venerdì all'ONU, la Comunità internazionale da preservare e consolidare la dinamica di negoziati sul Sahara impegnata dall'iniziativa d'autonomia, che ribadisce la sua volontà sincera di raggiungere una soluzione definitiva a questa vertenza regionale ed accelerare la costruzione del Magreb.
" Il mio paese, che rimane fermamente attaccato alla prosecuzione del processo di negoziati avviato grazie alla dinamica creata dalla sua iniziativa, esorta la Comunità internazionale a mantenere il momentum dei negoziati, consolidando le acquisizioni registrate da un processo seriamente impegnato e beneficiando di un sostegno fermo del Consiglio di sicurezza, attraverso le risoluzioni 1754,1783 e 1813" , ha dichiarato l'ambasciatore che rappresenta del regno presso l'ONU, il sig. El Mostafa Sahel, dinanzi alla quarta commissione dell'Assemblea generale.
Ha aggiunto che quest'iniziativa di regolamento offre" una reale opportunità per chiudere definitivamente questa cartella, mettere un termine alla sofferenza delle popolazioni dei campi ed accelerare l'arrivo di un Magreb, dove deve prevalere, ormai, uno spirito di riconciliazione, di cooperazione e di solidarietà".
" C'è la via scelta dal regno e c'è anche la sua volontà, come solennemente espressa, dalla sua più alta autorità, SM il re Mohammed VI" , ha ricordato il sig. Sahel.
In un discorso pronunciato in luglio scorso da SM il re, il sovrano aveva riaffermato" la volontà ferma del Marocco di proseguire la sua politica della mano tesa, per avvicinare i punti di vista ed appianare le vertenze, consolidare la fiducia con il dialogo e raggiungere una riconciliazione totale e globale con tutte le parti interessati".
Va da sé, ha indicato il diplomatico, che" quest'appello che procede della volontà sincera del regno di trovare una conclusione felice alla questione, rimane tributario della disponibilità delle altre parti ed in particolare l'Algeria ad iscriversi in una dinamica costruttiva e che mira a costruire, con il Marocco, un partenariato che dettano i vari legami che collegano i due popoli, Marocchino ed algerino".
" Il divenire di questi legami, che del resto, si trova al centro della visione del futuro del Marocco, dovrebbe, normalmente, invitare l'Algeria ad ispirarsi della saggezza infinita di SM il re, quando il sovrano ha dichiarato in questo stesso discorso" di luglio 2008 che" La nostra intenzione è di rispondere alle ambizioni delle giovani generazioni che desiderano vedere le risorse e le potenzialità dei popoli marocchini ed algerini fratelli, spiegate ed attuate per raccogliere le vere sfide dello sviluppo e della complementarità, anziché assorbirle nei pozzi di un conflitto legato da un passato sorpassato".
Il Sig. Sahel d'altra parte, è detto stupito dell" 'atteggiamento ostruzionista e non constructible degli altri parti" al posto dell'Inviato personale del segretario generale, il sig. Peter Van Walsum, tanto più, ha notato, che il passo raccomandato da quest'ultimo che privilegia " " un trattamento realistico e negoziato della questione del Sahara non data d'aprile 2008".
" Questa volte-face, ha proseguito, stupisce e lascia perplesso, soprattutto quando si ricorda che queste parti si sono sempre rallegrate per l'adozione delle risoluzioni 1754,1783 ed anche della risoluzione 1813, che hanno segnate questo nuovo processo".
Il Marocco non comprende neppure, ha ancora sollevato, come parti che non cessano di ribadirle supposta volontà di trovare una soluzione a questa vertenza, non hanno fornito nessuno sforzo per investirsi in un'impresa bassa di denigramento dell'Inviato personale, al modo, occorre sottolinearlo, diun'impresa simile a l' posto della mediazione impegnata dal suo predecessore, il sig. Alvaro de Soto, in 2004".
" L'esercizio nonaveva, purtroppo, che una finalità, cioè quella di contrastare le possibilità portarici di prospettive serie di regolamento" , ha affermato.
Ha sottolineato, a questo proposito, che" la persistenza in tale posizione, che gira la parte posteriore, con testardaggine e cecità, ad una via promettente di regolamento parce che procede di una lettura realistica della natura e delle realtà di questa vertenza, tradotta, nuovamente, questa volontà deliberata di ritardare il regolamento di questo problema e perciò prolungare la sofferenza delle popolazioni dei campi di Tindouf, che sono le vittime".
" Agendo in tal modo, le altre parti hanno ovviamente portato la prova che esse se non iscrivono in una dinamica di soluzione di una questione che, nessuno considerano come il reminissenza e l'eredità di un'epoca sorpassata" , ha martellato l'ambasciatore.
Ritornando sull'evoluzione della cartella del Sahara al livello dell'ONU, ha ricordato che la risoluzione adottata per consenso nell'ottobre 2007 dall'Assemblea generale, non soltanto, ha significato il suo appoggio fermo al tasso della risoluzione 1754 del Consiglio di sicurezza, ma ha considerato che " tutte le formule possibili; autodeterminazione è valida di conseguenza che corrispondono ai desideri liberamente espressi dai popoli interesssati".
Inutile di sottolineare, ha detto, che la pertinenza di questa disposizione consolida in gran parte l'Iniziativa marocchina d'autonomia che si vuole una forma di espressione dell'autodeterminazione che deve essere sottoposta, dopo negoziati, alla scelta liberamente espressa delle popolazioni della regione del Sahara.
" Si ricorderà, inoltre, che questa stessa risoluzione, adottata senza voto, l'anno scorso, non faceva alcun riferimento ai piani precedenti che, d'altra parte, avevano mostrato i loro limiti" , ha collegato l'ambasciatore.
Questa risoluzione, ha spiegato, in compenso, ha posto le basi, attraverso l'appoggio fermo portata alla risoluzione 1754 del Consiglio di sicurezza, ad una nuova dinamica di regolamento, di cui l'Iniziativa ritorna, per la prima volta, ad una parte a questa vertenza, nel verificarsi, il regno.
" Si noterà, anche, che questa risoluzione ha messo l'Assemblea generale ormai in fase con il Consiglio di sicurezza, allo stesso tempo per quanto riguarda la vera natura della questione e le vie e mezzi in grado di trovarle una soluzione politica" , ha detto.
Trattandosi delle conclusioni presentate dal Sig. Van Walsum al Consiglio di sicurezza che sottolinea il carattere non realistico di ogni opzione che raccomanda l'indipendenza del Sahara, il diplomatico ha precisato che questa valutazione è il frutto di tre anni di mediazione e di quattro round di negoziati.
In questo senso, il sig. Sahel ha affittato l'onestà intellettuale e l'integrità morale del Sig. Van Walsum" chi, con discernimento e coraggio, ha consegnato un verdetto il quale, per molto degli osservatori, potrebbero costituire la base di una conclusione rapida a questa vertenza regionale" , sottolineando che quest'approccio fondato sul realismo è stato convalidato e firmato dal segretario generale dell'ONU.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
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